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domingo, 12 de junio de 2022

L’ETA DELL’ORO DELL’ASTROLOGIA TRA SCIENZA E UMANESIMO - Seconda Parte



ANA MARÍA SEGHESSO






                            Matematica nel Medioevo





IL NEOPLATONISMO


Le dottrine astrologiche, giunte nel mondo latino attraverso la cultura ellenistica, contribuirono allo sviluppo di una metafisica della natura quale ordine razionale, dettato dal movimento degli astri. 

Di fronte all’impostazione stoica deterministica, si affermò un’altra teoria di segno neoplatonico che non accettava il moto degli astri come cause necessarie degli avvenimenti, ma solo segnali orientativi o indizi approssimativi di fatti possibili. 


L’astrologia diventò un sapere pratico quanto poteva essere una scienza congetturale; non si tentava più di indovinare ma di prevedere secondo un principio d’interpretazione di simboli.


Questa premessa collega l’astrologia alla scrittura primordiale, fatta di segni magici o ideogrammi chiamati anche geroglifici, e che consistevano in simboli rappresentativi di un’idea.



Durante il Medioevo, l’astrologia araba sviluppò e tradusse dal greco e dal persiano tutti i libri di scienza antica sopraggiunti dall’antichità. 

Grazie a loro l’astrologia si propaga in tutta la penisola iberica e monarchi come Alfonso X “il sapiente” (secolo XIII) traducono opere fondamentali, come “El libro conplido en los Iudizios de las estrellas”, de Ali Aben Ragel.(6)

 

Nell’astrologia araba del Medioevo s’impone il concetto che soltanto “l’astrologo mago”o l’astrologo iniziato ai segreti dell’occulto, può interpretare correttamente i risultati dell’investigazione scientifica. 






Queste premesse trovarono grand’ostilità nel cristianesimo, che percepiva in loro un tacito determinismo, in contraddizione all’etica cristiana impostata sul libero arbitrio.


Nel secolo XIV Pierre d’Ailly (1350-1420) cardinale legato di Avignone, confessore di Carlo VI, nella sua opera “Accord de la Veritè astronomique et de l’Histoire” (Vienna 1490 e Venezia 1594) e nel saggio “Etude des grandes conjonctions” (1412) spiega come la posizione di certi pianeti, influiscono nelle cadute degli imperi e delle religioni.



RINASCIMENTO E CRITICA FILOLOGICA


Nel Rinascimento l’astrologia mantenne qualità specifiche tra Religione e Magia, innanzi tutto per la rilevante autorità degli “scritti ermetici” e la scoperta di testi antichi, tradotti e interpretati in chiave esoterica. 


La qualità principale dell’umanesimo fu l’interpretazione e analisi degli scritti classici; questi testi vanivano trascritti e divulgati dopo di essere stati studiati sotto una luce tutta nuova del mondo antico.


La novità degli studi umanisti non si trova soltanto nella maggiore quantità di scritti classici ravvisati e tradotti in rapporto al Medioevo, ma nel particolare stile che questi studiosi  adottarono nel confronto dell’antichità. 


 L’astrologia fu condannata dalla chiesa di Roma come superstizione e contraria al libero arbitrio. Lutero per conto suo, la dichiarò colpevole, come una versione pagana del “servo arbitrio” vicina all’idolatria. 


La conciliazione tra astrologia e teologia cristiana - a proposito dell’interpretazione neoplatonica dei movimenti astrali come cause strumentali o “segni  della divinità", fu così respinta.


Lo spirito critico materialista prese il sopravvento negli studi scientifici, provocando un cambio nell’interpretazione del fenomeno astronomico nel suo aspetto semantico. 


Gli astrologhi cominciarono a separare, o al meno lo intentarono, la metafisica dall’osservazione sperimentale, dando inizio così al divorzio tra astronomia ed astrologia. 




Palazzo Schifanoia-Ferrara
Salone dei mesi


Questo processo finirà con la separazione definitiva tra scienza e umanesimo. Il nuovo metodo operativo consisteva nell’ordinare, analizzare e scartare tutto ciò che non avesse una spiegazione razionale, giungendo alla fine ad isolare l’astrologia dal suo centro esistenziale, lasciando da parte la raffinatissima componente mistica - religiosa della conoscenza astrologica.



POSITIVISMO, STATISTICA E PSICOLOGIA

 

Nel Ottocento l’astrologia soffrì l’attacco del Positivismo, con riferimento al concetto di “legge” necessaria e verificabile, senza prendere in considerazione i suoi principi storici, filosofici e iniziatici, e gli elementi personali della previsione. 


La confusione dei criteri applicabile alle distinte discipline, hanno suscitato ardenti polemiche tra chi, difendendo la validità oggettiva, assoluta e atemporale della conoscenza e di chi ritiene l’essenza delle teorie scientifiche parziale e storicamente condizionata.


 Le scienze formali, quale la logica e i diversi campi della matematica, si contrappongono nella sua metodologia, a quelle empiriche o reali, quali le scienze della natura (fisica, chimica, biologia, etc.) e le scienze umane (psicologia, antropologia, sociologia, storia, etc.)


L’efficacia astrologica è stata esaminata pure dalla ricerca statistica: 


- “I risultati di un sondaggio su 25.000 dati di nascita europei, hanno portato alla constatazione di una precisa uniformità di vicende umane “corrispondenti” a situazioni astrologiche”. (7)


Dall’ambito della Psicologia, C.G.Jung definisce l’astrologia come 


"dottrina dei tipi astrologici, capace di rendere consce le motivazioni inconsce della tipologia simbolica generale della psiche collettiva."


Secondo tale orientamento, 


l’astrologia sarebbe una teoria psicologica dei segni planetari, intesi come archetipi dell’universalmente umano”. 


MAGIA E SCIENZA NELL’ASTROLOGIA


Posidonio di Apamea, maestro di Cicerone, esercitò un'influenza decisiva nel permeare da elementi astrologici la cosmologia stoica, sviluppando la teoria del Fato astrologico o Necessità astrale. 


In base a questa teoria le leggi generali che governano l'universo sono fondate sul principio "similia similibus", manifestandosi nell'unità del cosmo e nell'interdipendenza di tutte le sue parti.

   

Facendo riferimento ai testi ermetici, le influenze provenienti dalle divinità, agirebbero sull'uomo e sui metalli. 


La Filosofia Ermetica conobbe fortuna in età umanistico-rinascimentale quando fu tradotta al latino da Marsilio Ficino con la denominazione di "Corpus hermeticum". 

L'originale, in lingua greca, redatto in forma di dialogo o discorso, presentava una certa affinità con alcuni aspetti della dottrina cristiana. Il contenuto, dunque, fu considerato testimonianza di un’originaria manifestazione divina, le cui radici erano presenti in tutte le filosofie antiche, e di cui la rivelazione cristiana rappresentava l'Apice. 


 


 - Tutte le parti del mondo sono interdipendenti, perché manifestazioni unitarie della vita universale; le cose superiori governano quelle inferiori e il simile agisce sul simile.

 

In funzione di questo concetto, l’astrologia ritiene che tutto ciò che succede ad un essere, assomiglia ad esso e nessun avvenimento potrebbe accadergli se non ci fosse tra di essi una comunione di natura.

 

L'Astrologia si è sviluppata in ragione di questi principi, secondo i quali poggia la sua teoria; tuttavia queste proprietà si trovano in altre discipline e si possono scoprire sorprendenti parallelismi con le scienze naturali. 


Il biologo francese G.Cuvier definendo la sua scienza dice 


-"Ogni essere organizzato forma un insieme, un sistema unico e chiuso, dove le parti si corrispondono mutuamente, e convergono alla stessa azione definitiva per una reazione reciproca. Nessuna di queste parti può cambiare senza che le altre cambino pure..."-

   

Cassirer trova in quest’enunciato biologico il programma dello Strutturalismo moderno. 


Si può aggiungere che è lo stesso principio astrologico secondo il quale, ogni avvenimento terrestre è in rapporto con un determinato evento celeste.


LA SITUAZIONE ATTUALE


L’astrologia odierna è molto diffusa e consumata da un pubblico sovente poco esigente e distratto. 

La crescente divulgazione e semplificazione dell'astrologia popolare, esule nel suburbio del soprannaturale, hanno alquanto falsificato i suoi principi. 


No ostante ciò, gli studi astrologici hanno fatto un rilevante progresso, derivato innanzi tutto dall'approccio con le nuove scienze umane, quale semiologia, psicanalisi, antropologia, statistica, astrofisica, ecc. 


Rimane tuttavia l'estrema particolarità dell'astrologia, vale a dire la sua facoltà di predire attraverso l'associazione della teoria e della pratica coltivata per millenni, senza ricorrere alla mentalità magica ma utilizzando una superiore abilità creatrice.


La predizione - o congettura riguardo al futuro -, il libero arbitrio, il passato, presente e futuro, sarebbero, secondo le moderne tendenze astrologiche, legati ai contenuti che la coscienza è capace di trasformare.


Il "futuro" in un certo senso è già vigente, attende soltanto che la nostra consapevolezza riesca a svelarlo.





Illustrazione logaritmica 

Universo osservabile